Anche se avete creato il vostro ecommerce con tanto amore, pianificato il marketing, allocato il budget necessario per la promozione, potrebbe essere lo stesso abbastanza difficile fare la prima vendita online. Ma questo non vi deve scoraggiare perché esistono tanti modi già sperimentati da altri imprenditori di ecommerce per generare non solo il traffico al sito ma anche le vendite. Qui sotto troverete l’elenco dei modi diversi per costruire la propria audience che vi permetterà di fare non solo la prima vendita ma anche qualcuna in più.
1. Inviate gli esempi dei vostri prodotti agli influencer
Il mondo del web e social media è pieno di blogger, vlogger, giornalisti, imprenditori e creatori di vario genere in tantissime nicchie. Molti di loro raggiungono le audience molto ampie sui loro siti e social media. Ovviamente sarà necessario dedicare un pò di tempo per trovare un influencer che fa per voi ma di sicuro ne varrà la pena. Se non avete ancora costruito l’audience la relazione con un blogger vi permetterà non solo di aumentare la vostra fan base sui social media e generare il traffico di qualità al sito ma soprattutto ricevere una specie di approvazione del proprio prodotto da un’autorità del settore. Purtroppo molte persone disoneste hanno costruito un business dietro i finti profili social con delle fan base generate con dei bot. Quindi non fatevi ingannare dal primo che trovate. Può sembrare strano ma nella scelta di un influencer la prima metrica da considerare non è il numero dei follower ma è l’engagement rate (commenti, like) sui post della pagina che vi interessa. Se i contenuti dell’influencer che vi interessa non hanno alcuno coinvolgimento “intelligente” dalla parte dell’audience lasciate perdere e passate al prossimo. Questo metodo comunque può andar bene per chi è solo agli inizi. Se volete una strategia a lungo termine consiglio dedicare il tempo a costruire la propria fan base.
2. Lanciate un blog
Se non avete ancora iniziato a creare i contenuti per il vostro blog state perdendo una marea di opportunità. Innanzitutto il blog vi permetterà di attrarre il traffico di qualità e vi aiuterà ad instaurare la fiducia nel proprio brand. Certo, ci vuole molto tempo per creare i contenuti, imparare le basi del SEO, creare un piano editoriale ma nel lungo andare ne varrà la pena. Il modo più semplice per creare i contenuti per il proprio blog e pensare alle ricerche che potrebbero fare i vostri acquirenti cercando i vostri prodotti. Per esempio se avete un ecommerce dei prodotti locali potete creare un blog di ricette oppure parlare anche dei viaggi nel territorio che state promuovendo. Se riuscite a creare i contenuti sul vostro blog in maniera regolare e consistente molto presto ne trarrete il beneficio, sia nel traffico di qualità che proviene dai motori di ricerca che alle condivisioni sui social media.
3. Create la mailing list
Se qualcuno vi dice che l’email marketing è morto non ascoltate perché non c’è niente di più sbagliato. Alcuni studi dimostrano che il ritorno sull’investimento sui vostri contatti nella mailing list è pari al 119%. Inoltre la mail è proprio uno dei canali attraverso il quale la gente è più disposta ricevere i messaggi promozionali. Io sono una grande fan dell’email marketing perché se usato nel modo intelligente può dare davvero grandi soddisfazioni. Se un giorno Facebook o Instagram dovessero chiudere la vostra pagina, o se Google declassasse il vostro sito che cosa fareste? I vostri contatti sono solo vostri e rimangono con voi per sempre. Ricordatevi che il valore del vostro business è nella vostra mailing list. Quindi è necessario investire nel modo costante nell’email marketing.
Per costruire un database bisogna essere abbastanza creativi per quanto riguarda la raccolta dei contatti. Se non siete un brand famoso con 100 anni di storia perché uno dovrebbe entrare su un sito sconosciuto è iscriversi subito alla vostra newsletter? Oltre ad uno sconto sul primo acquisto per l’iscrizione alla newsletter è possibile per esempio creare un contest che dà la possibilità di vincere un prodotto gratuito ogni settimana. Attenzione però in Italia esistono delle regole ben precise sulla conduzione dei contest alle quali devono aderire tutte le aziende che vogliono sfruttare questo strumento.
4. Adwords
Adwords è una piattaforma di advertising che permette di apparire nei primi risultati di ricerca per una certa query. Se state facendo l’ottimizzazione per i motori di ricerca dovrete aspettare da 6-12 mesi per avere dei risultati. Invece con Adwords potete apparire nei primi risultati su Google subito ma dovete pagare per la pubblicità. Grazie a questa piattaforma avete la possibilità di trovare gli utenti più propensi ad acquistare i vostri prodotti rispetto ad altri canali di advertising. L’unico lato negativo è che in alcune nicchie andrete a competere davvero con dei grandi player che investono migliaia se non milioni di euro ogni mese. Questo significa che ogni click sul vostro annuncio potrebbe costarvi davvero caro. Per quanto riguarda lato tecnico già da tempo Adwords ha semplificato la propria piattaforma per renderla accessibile anche a delle piccole e micro imprese senza conoscenza specifica dell’advertising. In generale per i nuovi account se qualcosa non vi è chiaro avete anche la possibilità di contattare l’assistenza gratuita di Adwords.
5. Cross promotion dei prodotti
Uno dei modi super efficaci e soprattutto gratuiti per vendere i propri prodotti è associarsi con gli imprenditori che hanno dei target simili al vostro ma non sono i vostri competitor diretti. Per esempio un pò di tempo fa Sephora lasciava con ogni acquisto un buono sconto sugli ordini Yoox. Invece Yamamai nello stesso modo promuoveva Douglas. E un’ottimo modo per generare il traffico di qualità gratuitamente.
6. Facebook ads
Facebook ads non necessità di introduzione. Nell’arco di pochi minuti avete potete raggiungere delle audience molto ampie nella nicchia che vi interessa. Ci vuole però un minimo di formazione altrimenti perderete più soldi di quelli che guadagnerete. Potrebbe essere una valida alternativa alle altre piattaforme di advertising, anche per quanto riguarda i costi ma dovete essere disposti a dedicarci il tempo necessario per trovare la “formula vincente” che vi fa davvero guadagnare. Questo consiste nel testare molto le vostre creatività, testi, formati, audience e tanto altro. Non è semplice ma non può essere altrimenti.
7. Instagram
Instagram è il futuro del social ecommerce. Negli Stati Uniti e in alcuni altri paesi Instagram ha già introdotto la funzionalità shopping e anche in Italia arriverà a breve. Vi sconsiglio però entrare su Instagram ed iniziare a postare direttamente le foto dei propri prodotti sperando che qualcuno li compri. Non porterebbe a niente. Anche se Instagram ha un altissimo tasso di engagement rispetto ad altre piattaforme social la reach organica (senza promozione) dei post in generale è molto bassa tranne che se siete un account con milioni di follower. Questo significa che purtroppo se volete raggiungere un certo numero di utenti e vendere veramente i vostri prodotti soprattutto se siete ancora agli inizi e non avete un audience purtroppo bisogna pagare per la pubblicità. Però se siete disposti a dedicarci del tempo necessario per fare i vostri test, capire quello che funziona e alla fine riuscite ad arrivare al ROI positivo potrebbe essere un’ottima fonte di traffico.
8. Native ads
Native advertising permette di raggiungere gli utenti sulle diverse testate giornalistiche premium utilizzando un formato particolare con un’immagine e un breve testo. Vuoi apparire sulla Repubblica o Corriere della Sera? E possibile con native advertising. Una delle piattaforme principali che permette di fare questo tipo di pubblicità è Outbrain. Riescono a raggiungere fino ad 1,3 miliardo di utenti nei 55 paesi e promettono la visibilità ai vostri annunci 5 volte superiore rispetto ai banner standard. Il pagamento avviene a click come su Adwords. Praticamente è sufficiente registrarsi sulla loro piattaforma, scegliere il pubblico che si vuole raggiungere, caricare i vostri banner con il testo, impostare gli obiettivi ed è fatta!
9. Pop-up store
Popup store è un negozio temporaneo che viene installato nelle vie principali delle grandi città per aumentare la brand awareness del proprio marchio. Di sicuro è uno strumento validissimo ma l’impatto finale potrebbe essere di difficile misurazione per un piccolo brand. Ma se puntate a diventare il prossimo Yoox e avete i capitali da investire, provateci!
10. Create un contest
I concorsi a premio sono un ottimo strumento per raccogliere i potenziali contatti. La unica cosa è che prima che i content vi fanno vendere qualcosa bisogna creare una strategia di marketing anche per il contest stesso. Altrimenti sarà solo uno spreco di tempo e denaro. Ci sono degli ottimi strumenti per la gestione dei contest su qualunque piattaforma ecommerce. Sono di facile utilizzo e possono essere anche creati solamente sulla pagina Facebook. In Italia esistono delle regole ben precise per la gestione dei concorsi a premi quindi informatevi prima. Non regalate però dei prodotti che non c’entrano proprio niente con il vostro core business. Rischierete di raccogliere i contatti che siano interessati solo al premio e non effettivamente a quello che fate.
11. Affiliazione
Affiliazione è un metodo abbastanza vecchio nel fare vendere i propri prodotti a qualcuno che ha già un’audience consolidata e far corrispondere una certa percentuale per ogni vendita. Attenzione però dovrete condividere una parte “interessante” con i vostri affiliati altrimenti è difficile che qualcuno voglia vendere i vostri prodotti. Esistono dei portali che possano aiutarvi ad organizzare un programma di affiliazione, per esempio Commission Junction oppure Awin in Italia. In alternativa potete creare il vostro programma senza intermediari direttamente sul vostro sito. Ci sono diversi plugin per Woocommerce e Shopify che permettono di creare un programma di affiliazione in autonomia sul proprio sito. Sono facili da usare ed efficaci. Ma in questo caso dovete occuparvi voi stessi di trovare gli affiliati, pagarli, verificare la qualità del loro traffico e tanto altro.
12. Google shopping
Google Shopping è un comparatore di ricerca Google che permette di pubblicizzare i propri prodotti gratuitamente. Non si può non sfruttare questa possibilità di avere una fonte di traffico totalmente gratuita. Per accedere al Google Shopping è necessario aprire un account su Merchant Center, creare un file con tutti i dati dei vostri prodotti (prezzi, taglie, descrizioni, disponibilità, spedizioni, etc.) e caricarlo in piattaforma. E un processo leggermente tecnico ma è comunque fattibile. In questa guida Google potete trovare delle informazioni su come creare i feed dei dati corretti.
Nel mondo del business online non esiste una formula magica che vi fa vendere subito i vostri prodotti. Dovete testare, testare e ancora testare. Capire quello che funziona e quello che non funziona, testare di nuovo, imparare e cambiare. Qualcuno sfrutta una sola fonte di traffico e riesce ad arrivare al ROI positivo ma per qualcun altro questo non funzionerà. Gli studi dimostrano che per la maggior parte di ecommerce è necessario raggiungere l’utente su almeno 5 touchpoint diversi per fare la prima vendita. Questo significa che bisogna non solo partire da uno studio accurato del proprio target ma organizzare davvero bene il proprio marketing.
Anche se avete creato il vostro ecommerce con tanto amore, pianificato il marketing, allocato il budget necessario per la promozione, potrebbe essere lo stesso abbastanza difficile fare la prima vendita online. Ma questo non vi deve scoraggiare perché esistono tanti modi già sperimentati da altri imprenditori di ecommerce per generare non solo il traffico al sito ma anche le vendite. Qui sotto troverete l’elenco dei modi diversi per costruire la propria audience che vi permetterà di fare non solo la prima vendita ma anche qualcuna in più.
1. Inviate gli esempi dei vostri prodotti agli influencer
Il mondo del web e social media è pieno di blogger, vlogger, giornalisti, imprenditori e creatori di vario genere in tantissime nicchie. Molti di loro raggiungono le audience molto ampie sui loro siti e social media. Ovviamente sarà necessario dedicare un pò di tempo per trovare un influencer che fa per voi ma di sicuro ne varrà la pena. Se non avete ancora costruito l’audience la relazione con un blogger vi permetterà non solo di aumentare la vostra fan base sui social media e generare il traffico di qualità al sito ma soprattutto ricevere una specie di approvazione del proprio prodotto da un’autorità del settore. Purtroppo molte persone disoneste hanno costruito un business dietro i finti profili social con delle fan base generate con dei bot. Quindi non fatevi ingannare dal primo che trovate. Può sembrare strano ma nella scelta di un influencer la prima metrica da considerare non è il numero dei follower ma è l’engagement rate (commenti, like) sui post della pagina che vi interessa. Se i contenuti dell’influencer che vi interessa non hanno alcuno coinvolgimento “intelligente” dalla parte dell’audience lasciate perdere e passate al prossimo. Questo metodo comunque può andar bene per chi è solo agli inizi. Se volete una strategia a lungo termine consiglio dedicare il tempo a costruire la propria fan base.
2. Lanciate un blog
Se non avete ancora iniziato a creare i contenuti per il vostro blog state perdendo una marea di opportunità. Innanzitutto il blog vi permetterà di attrarre il traffico di qualità e vi aiuterà ad instaurare la fiducia nel proprio brand. Certo, ci vuole molto tempo per creare i contenuti, imparare le basi del SEO, creare un piano editoriale ma nel lungo andare ne varrà la pena. Il modo più semplice per creare i contenuti per il proprio blog e pensare alle ricerche che potrebbero fare i vostri acquirenti cercando i vostri prodotti. Per esempio se avete un ecommerce dei prodotti locali potete creare un blog di ricette oppure parlare anche dei viaggi nel territorio che state promuovendo. Se riuscite a creare i contenuti sul vostro blog in maniera regolare e consistente molto presto ne trarrete il beneficio, sia nel traffico di qualità che proviene dai motori di ricerca che alle condivisioni sui social media.
3. Create la mailing list
Se qualcuno vi dice che l’email marketing è morto non ascoltate perché non c’è niente di più sbagliato. Alcuni studi dimostrano che il ritorno sull’investimento sui vostri contatti nella mailing list è pari al 119%. Inoltre la mail è proprio uno dei canali attraverso il quale la gente è più disposta ricevere i messaggi promozionali. Io sono una grande fan dell’email marketing perché se usato nel modo intelligente può dare davvero grandi soddisfazioni. Se un giorno Facebook o Instagram dovessero chiudere la vostra pagina, o se Google declassasse il vostro sito che cosa fareste? I vostri contatti sono solo vostri e rimangono con voi per sempre. Ricordatevi che il valore del vostro business è nella vostra mailing list. Quindi è necessario investire nel modo costante nell’email marketing.
Per costruire un database bisogna essere abbastanza creativi per quanto riguarda la raccolta dei contatti. Se non siete un brand famoso con 100 anni di storia perché uno dovrebbe entrare su un sito sconosciuto è iscriversi subito alla vostra newsletter? Oltre ad uno sconto sul primo acquisto per l’iscrizione alla newsletter è possibile per esempio creare un contest che dà la possibilità di vincere un prodotto gratuito ogni settimana. Attenzione però in Italia esistono delle regole ben precise sulla conduzione dei contest alle quali devono aderire tutte le aziende che vogliono sfruttare questo strumento.
4. Adwords
Adwords è una piattaforma di advertising che permette di apparire nei primi risultati di ricerca per una certa query. Se state facendo l’ottimizzazione per i motori di ricerca dovrete aspettare da 6-12 mesi per avere dei risultati. Invece con Adwords potete apparire nei primi risultati su Google subito ma dovete pagare per la pubblicità. Grazie a questa piattaforma avete la possibilità di trovare gli utenti più propensi ad acquistare i vostri prodotti rispetto ad altri canali di advertising. L’unico lato negativo è che in alcune nicchie andrete a competere davvero con dei grandi player che investono migliaia se non milioni di euro ogni mese. Questo significa che ogni click sul vostro annuncio potrebbe costarvi davvero caro. Per quanto riguarda lato tecnico già da tempo Adwords ha semplificato la propria piattaforma per renderla accessibile anche a delle piccole e micro imprese senza conoscenza specifica dell’advertising. In generale per i nuovi account se qualcosa non vi è chiaro avete anche la possibilità di contattare l’assistenza gratuita di Adwords.
5. Cross promotion dei prodotti
Uno dei modi super efficaci e soprattutto gratuiti per vendere i propri prodotti è associarsi con gli imprenditori che hanno dei target simili al vostro ma non sono i vostri competitor diretti. Per esempio un pò di tempo fa Sephora lasciava con ogni acquisto un buono sconto sugli ordini Yoox. Invece Yamamai nello stesso modo promuoveva Douglas. E un’ottimo modo per generare il traffico di qualità gratuitamente.
6. Facebook ads
Facebook ads non necessità di introduzione. Nell’arco di pochi minuti avete potete raggiungere delle audience molto ampie nella nicchia che vi interessa. Ci vuole però un minimo di formazione altrimenti perderete più soldi di quelli che guadagnerete. Potrebbe essere una valida alternativa alle altre piattaforme di advertising, anche per quanto riguarda i costi ma dovete essere disposti a dedicarci il tempo necessario per trovare la “formula vincente” che vi fa davvero guadagnare. Questo consiste nel testare molto le vostre creatività, testi, formati, audience e tanto altro. Non è semplice ma non può essere altrimenti.
7. Instagram
Instagram è il futuro del social ecommerce. Negli Stati Uniti e in alcuni altri paesi Instagram ha già introdotto la funzionalità shopping e anche in Italia arriverà a breve. Vi sconsiglio però entrare su Instagram ed iniziare a postare direttamente le foto dei propri prodotti sperando che qualcuno li compri. Non porterebbe a niente. Anche se Instagram ha un altissimo tasso di engagement rispetto ad altre piattaforme social la reach organica (senza promozione) dei post in generale è molto bassa tranne che se siete un account con milioni di follower. Questo significa che purtroppo se volete raggiungere un certo numero di utenti e vendere veramente i vostri prodotti soprattutto se siete ancora agli inizi e non avete un audience purtroppo bisogna pagare per la pubblicità. Però se siete disposti a dedicarci del tempo necessario per fare i vostri test, capire quello che funziona e alla fine riuscite ad arrivare al ROI positivo potrebbe essere un’ottima fonte di traffico.
8. Native ads
Native advertising permette di raggiungere gli utenti sulle diverse testate giornalistiche premium utilizzando un formato particolare con un’immagine e un breve testo. Vuoi apparire sulla Repubblica o Corriere della Sera? E possibile con native advertising. Una delle piattaforme principali che permette di fare questo tipo di pubblicità è Outbrain. Riescono a raggiungere fino ad 1,3 miliardo di utenti nei 55 paesi e promettono la visibilità ai vostri annunci 5 volte superiore rispetto ai banner standard. Il pagamento avviene a click come su Adwords. Praticamente è sufficiente registrarsi sulla loro piattaforma, scegliere il pubblico che si vuole raggiungere, caricare i vostri banner con il testo, impostare gli obiettivi ed è fatta!
9. Pop-up store
Popup store è un negozio temporaneo che viene installato nelle vie principali delle grandi città per aumentare la brand awareness del proprio marchio. Di sicuro è uno strumento validissimo ma l’impatto finale potrebbe essere di difficile misurazione per un piccolo brand. Ma se puntate a diventare il prossimo Yoox e avete i capitali da investire, provateci!
10. Create un contest
I concorsi a premio sono un ottimo strumento per raccogliere i potenziali contatti. La unica cosa è che prima che i content vi fanno vendere qualcosa bisogna creare una strategia di marketing anche per il contest stesso. Altrimenti sarà solo uno spreco di tempo e denaro. Ci sono degli ottimi strumenti per la gestione dei contest su qualunque piattaforma ecommerce. Sono di facile utilizzo e possono essere anche creati solamente sulla pagina Facebook. In Italia esistono delle regole ben precise per la gestione dei concorsi a premi quindi informatevi prima. Non regalate però dei prodotti che non c’entrano proprio niente con il vostro core business. Rischierete di raccogliere i contatti che siano interessati solo al premio e non effettivamente a quello che fate.
11. Affiliazione
Affiliazione è un metodo abbastanza vecchio nel fare vendere i propri prodotti a qualcuno che ha già un’audience consolidata e far corrispondere una certa percentuale per ogni vendita. Attenzione però dovrete condividere una parte “interessante” con i vostri affiliati altrimenti è difficile che qualcuno voglia vendere i vostri prodotti. Esistono dei portali che possano aiutarvi ad organizzare un programma di affiliazione, per esempio Commission Junction oppure Awin in Italia. In alternativa potete creare il vostro programma senza intermediari direttamente sul vostro sito. Ci sono diversi plugin per Woocommerce e Shopify che permettono di creare un programma di affiliazione in autonomia sul proprio sito. Sono facili da usare ed efficaci. Ma in questo caso dovete occuparvi voi stessi di trovare gli affiliati, pagarli, verificare la qualità del loro traffico e tanto altro.
12. Google shopping
Google Shopping è un comparatore di ricerca Google che permette di pubblicizzare i propri prodotti gratuitamente. Non si può non sfruttare questa possibilità di avere una fonte di traffico totalmente gratuita. Per accedere al Google Shopping è necessario aprire un account su Merchant Center, creare un file con tutti i dati dei vostri prodotti (prezzi, taglie, descrizioni, disponibilità, spedizioni, etc.) e caricarlo in piattaforma. E un processo leggermente tecnico ma è comunque fattibile. In questa guida Google potete trovare delle informazioni su come creare i feed dei dati corretti.
Nel mondo del business online non esiste una formula magica che vi fa vendere subito i vostri prodotti. Dovete testare, testare e ancora testare. Capire quello che funziona e quello che non funziona, testare di nuovo, imparare e cambiare. Qualcuno sfrutta una sola fonte di traffico e riesce ad arrivare al ROI positivo ma per qualcun altro questo non funzionerà. Gli studi dimostrano che per la maggior parte di ecommerce è necessario raggiungere l’utente su almeno 5 touchpoint diversi per fare la prima vendita. Questo significa che bisogna non solo partire da uno studio accurato del proprio target ma organizzare davvero bene il proprio marketing.

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Piacere, sono Tatiana. Sono la host del podcast Ecommerce Masterclass e ogni settimana intervisto le persone interessanti che hanno raggiunto i successi particolari in questo ambito e condivido i miei consigli su come avviare e gestire un’attività ecommerce profittevole.
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